Copertina dell’anno

Unearthing ed è lo spoken album di Alan Moore.
Se non sapete chi è Alan Moore sputatevi in faccia, e magari leggete Watchmen, From Hell, V for Vendetta, per dirne qualcuno. Coglioni.

Flashback: me che passo mesi, a fare le poste a Disfunzioni Musicali per trovare lo spoken album di William Burroughs (prima che gli U2 lo mettessero su Last Day on Earth, quei fregnoni) suonato da Cobain. Una roba che era vicino all’inascoltabilità ma che volevo fortemente. Non l’ho mai trovato. L’ho voluto talmente tanto che ora non lo comprerei neanche. Un po’ come la ragazzina delle elementari che ti piaceva tanto, la tua ragazzina dai capelli rossi che se incontrassi ora prenderesti a calci in bocca.

Forward: Unearthing è lo spoken album di Alan Moore che vede partecipazioni di Crook & Fail (roba del giro Anticon ed ex giro Clouddead), Mike Patton (Tomahawk, Mr Bungle, Faith No More, Mondo Cane, Peeping Tom), Stuart Braithwaite dei Mogwai e Justin (Jesu/Godflesh/Napalm Death) Broadrick. Ecco io ho paura di spingere play, giuro che ce l’ho, non tanto per la cosa in sè quanto ho paura veramente di qualche messaggio subliminale che mi spinga che ne so a venire lì da voi e cablarvi il cervello con un paio di prese USB o che ne so, trasformarmi in un eroe senza faccia che condurrà il mondo all’anarchia.

Copertina dell’anno, indubbiamente.  Io ho davvero paura di ascoltarlo